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Il libro di Saverio Simeone, proponendoci un'accurata indagine sulla presenze animali nella poesia pascoliana in lingua e in latino, ci permette un viaggio straordinario attraverso l'intera produzione di uno dei grandi poeti dell'Europa contemporanea: un viaggio colmo di suggestioni, di musica, di incanti della natura, di creature dell'aria, della terra e dell'acqua. Ricorda l'autore che "il vocabolario zoologico pascoliano appare ampio e di gran lunga più articolato di quello del lessico poetico italiano. Pascoli resta il poeta italiano con maggiori competenze naturalistiche. Dietro ai termini del vocabolario naturalistico, emergono precise conoscenze di piante spontanee e coltivate e di animali selvatici e domestici. Animali che spesso assumono un vero e proprio ruolo narrativo". Inseguendo passeri e merli, sgriccioli e cardellini, capinere e cappellacce, pispole e pittiere, pettirossi e assioli e le molte altre specie dei viventi, Simeone ci conduce ad una rilettura affascinante della poesia pascoliana.